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Associazione Riaprire i Navigli



  • 05 ottobre 2005 - Intervento in Senato sull´esenzione Ici dalle attività economiche della Chiesa

    Seduta n. 877

    Signor Presidente, saro` molto breve.
    Voglio sottolineare la nostra contrarieta` a partire da una considerazione generale: questo disegno di legge, che nel titolo tratta della conversione di un decreto recante disposizioni urgenti in materia di infrastrutture, contiene invece provvedimenti molto diversi tra loro, che sono sinonimo e simbolo dell’incapacita` di questo Governo di legiferare in modo coerente e trasparente.
    Sono provvedimenti tra loro diversi e quindi anche, per certi versi, contraddittori, che non consentono di affrontare le questioni di fondo che il titolo del provvedimento invece si propone. Non si sono voluti accogliere molti emendamenti, concernenti la trasparenza e lo snellimento delle procedure per quanto riguarda la progettazione, la realizzazione e la gestione delle opere pubbliche e del comparto dei trasporti.
    Non si e` voluto affrontare questioni di merito, per risolvere invece questioni in qualche modo un’altra volta ad personam.
    Intervengo, quindi, criticamente su tutto l’impianto che riguarda le questioni relativi ai sistemi infrastrutturali, sottolineando, pero`, in modo particolare la mia contrarieta` all’articolo 6 del decreto-legge che prevede l’esenzione dall’ICI sugli immobili di proprieta` della Chiesa, anche se connessi ad attivita` di carattere commerciale.
    Non sono soltanto io a sostenerlo, ma anche i giornali, ed i Comuni protestano per un provvedimento che, probabilmente, arrechera` un disavanzo nelle casse comunali di 300 milioni di euro.
    E` un provvedimento negativo che porra`, come e` stato sottolineato altresý` da altri colleghi (dal senatore Malan, per esempio), problemi di carattere
    anche costituzionale. Con questo articolo non sono messe sullo stesso piano le diverse confessioni religiose ma, soprattutto, non si pongono di fronte al fisco in condizioni di parita` ne´ i cittadini, ne´ le imprese.
    Credo che con questo articolo il Governo creera` ancora una volta una falla negativa nei rapporti tra Stato e Chiesa e che si porra` la questione,
    grande come una casa, di ricostruire tali rapporti su un piano di serieta`, modernita` e buonsenso.
    Voi state lacerando i rapporti fra lo Stato e la Chiesa!

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