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  • 09 aprile 2015 - INTERVENTO AI SENSI DELL’ART. 21 SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 9 APRILE 2015 - Sicurezza affidata a società private in luoghi come i Palazzi di Giustizia e no alle Forza dell´Ordine.

    INTERVENTO AI SENSI DELL’ART. 21
    SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 9 APRILE 2015
    Omissis
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    VICEPRESIDENTE FANZAGO: La parola al Consigliere Biscardini.
    CONSIGLIERE BISCARDINI: Grazie, Presidente. Nell´ambito dell´articolo 21 volevo affrontare due questioni, naturalmente partendo dalla prima che è quella che stiamo maggiormente discutendo, che ci colpisce tutti, che ci addolora e che ci obbliga ad esprimere, come ha fatto il Sindaco, il cordoglio alle famiglie e ai familiari, purtroppo, di coloro che hanno perso la vita oggi a Palazzo di Giustizia. Non dobbiamo in questa fase assolutamente polemizzare, però vedo che su tutte le pagine dei giornali on-line, nelle agenzie, a Roma, nel Governo, fra i parlamentari si stanno chiedendo come è entrata la pistola, questa è la frase che ricorre di più. Io cambio frase, io chiedo che noi, con senso dello Stato, con autorevolezza, dobbiamo capire chi è responsabile di quanto è accaduto, chi è il responsabile della sicurezza, se ci sono delle società private che hanno vinto un appalto, se queste società sono le maggiori responsabili. Forse dovremmo rispondere ad una domanda ancora più forte: se è possibile che la sicurezza nei Palazzi dei Tribunali sia affidata a società private e non spetti alle Forze dell´Ordine garantire la sicurezza in questi luoghi. Ricordiamoci che probabilmente questo cambiamento di rotta è avvenuto sull´onda dell´idea che bisognava mettere per le strade i Carabinieri e le Forze dell´Ordine e così si privatizzava la sicurezza nei luoghi pubblici, a partire dal Tribunale. Ecco, io pongo questa questione molto pesantemente perché credo che questa sia la questione di fondo che coinvolge, come giustamente ha detto il consigliere Giungi, in primo luogo il Ministro della Giustizia, forse anche in parte il Ministro degli Interni.
    Chi ha ucciso, e questa è l´altra questione, non è un criminale forse, forse è uno che ha perso la testa, è uno che ha deciso di ammazzare e certamente sarà punito doverosamente, ce lo auguriamo, ma questo è un altro aspetto del problema: è un imprenditore incensurato che si sentiva vessato. Questa cosa non può non essere presa nella dovuta considerazione in un momento delicatissimo come questo.
    VICEPRESIDENTE FANZAGO: Grazie, consigliere Biscardini.
    Omissis

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