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  • 23 luglio 2012 - Intervento ai sensi dell´art.21 nella seduta consiliare del 23 luglio 2012 sulla politica cittadina e sulla riorganizzazione della Macchina Comunale.

    Il Presidente Rizzo dà la parola al consigliere Biscardini.
    Il consigliere Biscardini così interviene:

    “Grazie, Presidente. Intervengo perché, essendo stato purtroppo molto assente, non sono riuscito a seguire e nemmeno a votare alcuni provvedimenti importanti per i quali voi avete dedicato moltissimo tempo e anche molta fatica, a partire dal Piano di Governo del Territorio e in modo particolare dalla discussione che avete fatto e poi l’approvazione del bilancio per il Comune di Milano. Intervengo perché dall’esterno (quindi voglio darvi questa piccola sensazione) ho avuto la sensazione che questa grande fatica non corrisponda a un grande risultato politico. La discussione del bilancio non coglie, o forse, non ha colto la gravità della situazione politica ed economica del paese. Sembra un dibattito tutto d’Aula, tutto sviluppato alla ricerca doverosa della mediazione e dell’accordo per arrivare in fondo, però i nodi non appaiono con la dovuta chiarezza, e credo che a distanza di un anno dalla formazione di questa Giunta invece ci sia bisogno di avere chiarezza sia nel dire le cose sia anche nel contrastarle, da parte dell’opposizione.
    Un’osservazione soltanto, che mi viene dalle indicazioni giornalistiche degli ultimi giorni. Il grande buco della discussione del bilancio si chiama spending review, e non corrisponde alla discussione che c’è nel paese e quindi non corrisponde a quello che io credo dovremmo fare noi a Milano, cioè essere non il fanalino di coda ma il punto avanzato della discussione di un risparmio intelligente e non lineare della spesa pubblica. La spending review mi sembra totalmente assente; ho letto giornali pieni di pagine e di formule sull’IMU, sulla Tarsu, su altre cose che poi sono solo tasse e quindi fanno solo arrabbiare i cittadini e non li fanno vivere tranquilli, peraltro in una baraonda anche di un po’ di soluzioni che venivano prospettate. Non coglie, la assenza della spending review che io e mi auguro la Giunta e tutti insieme si possa discutere nei prossimi mesi con molta serietà, che é la riorganizzazione della macchina comunale, un bilancio che non ha affrontato questo capitolo, che poi è talmente forte che, non a caso, il Sindaco qualche settimana dopo l’approvazione del bilancio dice: “bisogna affrontare il tema del funzionamento della macchina comunale e della burocrazia comunale, perché non corrisponde alla efficienza che vorremmo per rispondere ai servizi da dare ai nostri cittadini”.
    La convocazione di una giunta straordinaria, in questi ultimi giorni addirittura il tema di una possibile nomina di un vicedirettore generale, la dicono lunga sul fatto che il tema è fondamentale. Io faccio un appello, perché la ripresa di settembre, sia sulle questioni di metodo che sulle questioni di sostanza, affrontino il tema della riorganizzazione generale. Io la dico brutalmente, da un lato la riduzione della spesa corrente per il personale al solo 2% rispetto al bilancio del precedente Sindaco, vuol dire che non stiamo mettendo mano alla riorganizzazione rispetto alla Giunta precedente. Quindi questo è un fatto politico. Dall’altro, se noi continuiamo a dire che bisogna pigliare sempre forze esterne per organizzare la vita del Comune, noi, da un lato, non solo non colpiamo la burocrazia inefficiente, ma rischiamo di colpire la burocrazia efficiente, perché credere che tra 16 mila dipendenti del Comune non ci sia qualcuno per esempio che possa fare il direttore generale, è un’ammissione di totale giudizio negativo rispetto alla dirigenza che abbiamo a disposizione.
    Quindi attenzione, da un lato ci sarebbe da modificare per dare obiettivi, per verificare gli obiettivi dei dirigenti, per chiedere al direttore generale se gli obiettivi dati dalla Giunta un anno fa sono stati conseguiti oppure no, dall’altro, rischiamo però di deprimere la parte di burocrazia che potrebbe lavorare al meglio e di più di quanto oggi magari non è chiamata a fare. Ecco, io credo che sia la partita del Comune: mi ha fatto piacere l’intervista del Sindaco quando ha detto “il nodo è la riorganizzazione”.
    Non si possono fare code in Via Pirelli per avere un certificato urbanistico che ti viene consegnato novanta giorni dopo. Questo non è il Comune di Milano, questo è una roba che non sta in piedi da nessuna parte! Ecco, però io non ho capito qual è il documento dettagliato degli obiettivi che per legge bisogna fare, non ho capito se è stata applicata la legge Brunetta, perché c’è un comitato che deve fare l’osservatorio del funzionamento della dirigenza comunale; insomma non capisco se le grida manzoniane del Sindaco, rimangono grida manzoniane o indichino un percorso. Ecco, da tutto il mese passato, mi sembra che il dibattito sul bilancio ha questo grande macigno, non c’è la spending review e non si è capito se il percorso per mettere la macchina del Comune su una strada diversa da quella della Giunta Moratti è stato avviato oppure no. Grazie”.

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