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  • 04 settembre 2014 - Critiche alla metodologia per la stesura e la pubblicità delle liste per il Consiglio della Città Metropolitana

    INTERVENTO AI SENSI DELL’ART 21
    CONSIGLIO COMUNALE DEL 4 SETTEMBRE 2014
    omissis

    Il Presidente Rizzo dà la parola al consigliere Biscardini.
    Il consigliere Biscardini così interviene:

    “Il punto che mi preme di più, che ha sottolineato il consigliere Cappato, è che siamo di fronte alla nascita di questa nuova istituzione della Città Metropolitana, potrebbe essere una grande opportunità, ma potrebbe essere anche un grande disastro che un giorno ci farà rimpiangere la Provincia, soprattutto se questa istituzione parte con il piede sbagliato sia nel metodo sia nel merito, nel metodo non ne discute nessuno, quindi, nessuno sa che cosa sarà questa città metropolitana, nel merito bisogna sottolineare il fatto che c’è una carenza di democrazia, non nasce un’istituzione nuova dopo 150 anni di Provincia di Milano che la costituisce con un dibattito che risale dalla monarchia sabauda a Cavour, con una robina che si fa a fine agosto, nel segreto delle stanze di qualche partito, questa è una cosa che non può funzionare così.
    Io, Cappato e altri consiglieri ci siamo allineati alla spinta che viene da alcune liste civiche della Provincia di Milano, abbiamo promosso una lista, ma l’abbiamo promossa per sottolineare che ci sono delle cose che non funzionano.
    Abbiamo evidenziato al Sindaco di Milano, in quanto responsabile come colui che indice l’elezioni, che c’è poco tempo nella preparazione delle liste, c’è poco tempo nel momento in cui sono stati pubblicati gli elenchi sul sito della Provincia per informare i Consiglieri comunali che sono elettori attivi; è la prima volta – credo – che nessuno di noi, Consiglieri comunali, abbiamo nemmeno ricevuto l’informazione che dobbiamo andare a votare il 28 settembre, non succede neanche nei confronti di qualunque cittadino nelle elezioni ordinarie vengono informati con i mezzi di comunicazione in vario modo e, per giunta, non sappiamo neanche dove si va a votare.
    È chiaro che un Consigliere comunale di Cassinetta di Lugagnano se si votasse a Milano voterebbe in condizioni di disparità di trattamento rispetto ad un residente di Milano.
    Ci sono molti elementi che inficiano la bontà di quest’elezione, lo diciamo subito, non dopo aver accolto le liste. Ci sono disparità di trattamento perché qualcuno le liste, con l’email, le ha e qualcuno non le ha. C’è una disparità di trattamento grave che rende dubbia tutta la procedura, compreso il fatto che non so chi saranno gli scrutatori, se lo scrutinio è trasparente, chi garantisce lo scrutinio di queste elezioni.
    Nasce un’istituzione che dovrebbe essere di grande valore per la trasformazione del Paese nel sottoscala di qualche ufficio in decadenza, cioè quello della Provincia di Milano, credo che nemmeno 150 anni fa le vecchie Province nacquero in questo modo; se questo è il processo, mi auguro che ci siano dei sindaci e amministratori che tenteranno di difendere questa istituzione. Quest’istituzione nasce pressoché morta e nasce sclerotizzata dalla logica del fare in agosto un affarino tra pochi partiti maggiori”.
    omissis

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