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  • 13 gennaio 2009 - ALITALIA, QUALCHE CONSIGLIO AL SINDACO MORATTI di Roberto Biscardini dal sito ilsocialista.com

    “Le battaglie contro i mulini a vento se tardive sono inutili o pura propaganda. Ma i cittadini non sono né stupidi né disattenti.”
    Così risponde a Letizia Moratti, Roberto Biscardini della segretaria nazionale del Partito Socialista. “L’attacco della Moratti al governo sul caso Alitalia è più che giustificato, se fosse indirizzato in primo luogo a denunciare la voragine finanziaria che l’operazione nuova Alitalia ha arrecato al Paese e il regalo che questa operazione a impropriamente arrecato ad Air France, ad Air One, a Banca Intesa e soci, tutto ai danni dei cittadini italiani. 4 miliardi di euro, quasi una finanziaria, circa 200 euro a famiglia. Paga chi vola e chi non vola. Per quanto riguarda Malpensa e Linate - prosegue Biscardini - inutile piangere sul latte versato. Da quando, prima di essere sindaco, Letizia Moratti era Ministro della Repubblica, in coro centrodestra e centrosinistra, e lei consenziente, con la sola accezioni dei socialisti e di qualche professore esperto, hanno rincorso Alitalia per tenerla a Malpensa. Ciò, come avevamo ben previsto, ha trascinato nei guai di Alitalia la sorte degli aeroporti milanesi. Danno gravissimo, perché già allora bisognava fare altro ed oggi si può ancora fare.
    Adesso guai ripetere gli errori. Mi permetto di dare al mio sindaco qualche consiglio perchè faccia oggi ciò che si può fare oggi, senza bisogno di grida manzoniane.
    Guai ad invocare ancora che Alitalia faccia di più di ciò che potrà fare per Malpensa e per Linate. Anzi se Colaninno ci mette le mani ci rovina. Fidarsi poi delle bufale che ci ha raccontato ieri è pura pazzia.
    A Malpensa la nuova Alitalia applicherà il programma già da lei proposto nel febbraio scorso, piano industriale conveniente e sul quale si costruì l’offerta di Air France. Oggi non succederà nulla di più, i voli intercontinentali a Malpensa sono quelli e rimarranno tali. Inutile sperare in meglio.
    Allora che cosa può fare concretamente il sindaco di Milano e il vero partito del nord, non quello finto, quello che oggi urla, Lega e Pd, quando i buoi sono scappati.
    Il sindaco Moratti può fare tre cose. Concrete e cambiando strategia.
    Uno, obbligare il Governo, tramite il ministro degli Esteri e quello dei Trasporti, affinché la nuova normativa europea che consente all’Europa di riassegnare mediante gara ad altre compagnie i voli bilaterali internazionali, ancora oggi congelati da Alitalia, sia applicata nei tempo più brevi possibili. Ciò consentirà di riassegnare un numero consistente di voli a Malpensa alla compagnia che li vorrà effettuare e che è in regola con la normativa europea. Questo vuol dire aprire Malpensa al mercato e alla concorrenza contro il monopolio bastardo finora esercitato da Alitalia. Quello che ci ha soffocato.
    Secondo, Alitalia possiede degli slot che non utilizza, questione che dovrebbe essere discussa entro il 15 gennaio, si obblighi il governo, Enac e Alitalia a riconsegnare gli slot che non volano, per assegnarli alle compagnie che le richiedono alla migliore offerta.
    Terzo, non farsi fregare da Colaninno, su due fronti. Non bisogna credergli quando parla ancora dei due hub, quello di Fiumicino e quello di Malpensa. Su questa storia è fallita Alitalia, ma Air France non è fessa. Inoltre non concedere a Colaninno di decidere lui le sorti di Linate. Non spetta al mondo a nessuna compagnia aerea privata di fare strategia aeroportuale. Se passasse l’ipotesi rilanciata ieri da Colaninno e cioè Linate ridimensionato, ridotto a solo City Airport, per la sola tratta Milano-Roma, per altro gestita ormai in assoluto regime monopolistico dalla nuova Alitalia, per Linate significa passare da più di nove milioni di passeggeri attuali a due. Questo dopo il fallimento di Alitalia sarebbe anche il fallimento di SEA e questa volta ai danni dei contribuenti milanesi.
    A proposito, perchè non fare in modo che qualche nuova compagnia faccia da Linate la tratta Milano-Roma in concorrenza ad Alitalia? Come prima la faceva Air One prima di essere assorbita da Alitalia stessa? Questo difenderebbe concretamente le tasche dei cittadini.”

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