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  • 14 settembre 1998 - I Socialisti dalla parte degli utenti e dei cittadini -Roberto Biscardini, Avanti della Domenica

    Nonostante l’interessamento personale di Romano Prodi, il decreto Burlando che prevedeva l’apertura di Malpensa con la contestuale chiusura di Linate, denunciato dai socialisti lombardi come un provvedimento utile soltanto agli interessi di Alitalia anzichè a quelli degli utenti, è stato logicamente ritirato sotto i colpi dell’Unione Europea.
    Per ragioni diverse i socialisti di Milano e della Lombardia avevano chiesto la modifica di quel decreto attraverso alcune importanti iniziative politiche (un dibattito in Consiglio Regionale, un convegno a Linate, la raccolta di firme contro la sua chiusura). Alla fine finirà grosso modo come dicevamo noi, anche se le nostre idee le abbiamo sostenute da soli contro il conformismo sospetto dei grandi partiti e della stampa. Abbiamo sostenuto che l’obiettivo prioritario di aprire Malpensa non passava necessariamente dalla chiusura di Linate e avevamo chiesto che questo aeroporto potesse rimanere un aeroporto internazionale per garantire sia i collegamenti con le altre capitali europee, sia naturalmente quelli con il resto del Paese, evitando di chiedere agli utenti lombardi di impiegare più tempo per raggiungere Malpensa che per raggiungere in aereo le destinazioni finali, per esempio di Napoli, Palermo o Parigi. Tutelare gli interessi degli utenti significa assicurare più voli a tariffe inferiori, a prescindere dalle compagnie aeree che li effettuano, aprendo al mercato i propri aeroporti e mettendo in competizione le diverse compagnie aeree. La conferenza di Montreal del mese di giugno ha dimostrato che molte compagnie sarebbero interessate ad utilizzare Malpensa più di quanto si poteva immaginare e ciò conferma che la domanda c’è a condizione di stare nella competizione fuori da qualunque logica protezionistica.
    Questa impostazione era ed è secondo noi valida indipendentemente dalla questione dei collegamenti ferroviari e stradali più o meno efficaci tra Milano e Malpensa, anche se il tema dei collegamenti è stato decisivo per l’Unione Europea nel chiedere la modifica del decreto del Governo.
    Caso unico nella recente storia politica del Paese, il decreto Burlando è stato ciecamente sostenuto anche dalle istituzioni di centrodestra della Regione Lombardia e dal Comune di Milano, tutti naturalmente d’accordo con Alitalia.
    Formigoni in testa, al grido di “Malpensa è una questione di vita o di morte e andato alla ricerca delle responsabilità del passato, senza denunciare però quella fondamentale che riguarda la responsabilità degli ultimi governi impegnati a sperperare il denaro nell’Alta velocità ferroviaria, anzichè a finanziare i collegamenti regionali (Malpensa compresa) e dell’IRJ che già con Cempella alla testa di Società Autostrade si dimenticò di realizzare i collegamenti autostradali con il nuovo aeroporto di Malpensa.
    Per il 3 ottobre prossimo i socialisti lombardi insieme ai compagni del Piemonte organizzano a Gallarate un convegno sullo sviluppo territoriale, sul sistema dei trasporti e sulle opportunità di investimento, di impresa e di lavoro che il futuro aeroporto di Malpensa potrà offrire.
    Il convegno di Gallarate guarderà oltre le strategie aeroportuali di Malpensa, oltre il conflitto evidente tra Governo ed Europa, oltre le figuracce delle istituzioni italiane di fronte al resto d’Europa. Il convegno si pone dalla parte dei cittadini e intende indagare sulle possibilità di sviluppo di un’area territoriale vasta che comprende buona parte del nord Italia, Piemonte, Lombardia e Liguria, allargata agli interessi di buona parte della Svizzera e del Canton Ticino.
    I socialisti chiameranno a confronto gli imprenditori, le categorie economiche e gli esperti nel settore dei trasporti e del territorio e chiameranno a confronto le istituzioni perchè si assumano le proprie responsabilità entrando in gioco più di quanto non abbiano fatto finora.
    Malpensa non è una questione che può essere decisa tra Roma e Bruxelles, senza il peso dei Comuni e delle Regioni, nè le questioni che ruotano intorno a Malpensa possono essere affrontate con l’improvvisazione o con l’arroganza strapaesana dì questi mesi, fino alla proposta assurda di trasferire i voli Milano-Roma da Fiumicino a Ciampino. Questione che è suonata come una follia per Rutelli, così come per tutti gli utenti del trasporto aereo del nord Italia.
    Malpensa è un’importante opportunità da tanti punti di vista; per questo i socialisti circa venti anni fa l’hanno voluta, ma come pensavamo allora non deve nascere contro nessuno nè tantomeno contro le potenzialità esistenti degli aeroporti di Linate, di Torino, di Bergamo e di Verona-Montichiari.
    Al convegno partecipa tra gli altri il sottosegretario ai Trasporti Giuseppe Albertini, che con sensibilità ha seguito in questi mesi il dibattito che si è sviluppato su Malpensa dalla Lombardia.

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